giovedì 5 ottobre 2017

RECENSIONE IN ANTEPRIMA "C'era una volta a New York" di CECILE BERTOD

Ciao readers, oggi Raffaella vi parla in anteprima dello storico chick-lit di Cecile Bertod dal titolo C'era una volta a New York in uscita oggi con Newton Compton. Siamo tra il 1800 e il 1900 a Parigi, città dei profumi e dei fiori, la città dell'amore per antonomasia. Sophie Riou è una giovane nobildonna che all'età di ventotto anni non è ancora riuscita a maritarsi. Ma proprio quando sta per avverarsi la soluzione a tutti i suoi desideri, un imprevisto piomba ad interrompere i suoi progetti. Il suo nome è Xavier Lesage, un borghese di ceto medio che la conduce contro la sua volontà su una nave che salpa per New York. Si odiano eppure sentono una strana attrazione che li attira come il metallo al magnete...

TITOLO: C'era una volta a New York
SERIE: autoconclusivo
AUTORE: Cecile Bertod
DATA DI PUBBLICAZIONE: 5 Ottobre 2017
EDITORE: Newton Compton
GENERE: chick-lit, storico
NARRAZIONE: narratore esterno in terza persona
AMBIENTAZIONE: Parigi - Marsiglia - New York
CATEGORIA: amore/odio
FINALE: no cliffhanger
PERSONAGGI: Sophie Riou, giovane nobildonna in cerca di marito; Xavier Lesage, borghese che la costringe a salpare per New York. 





TRAMA


Fin da bambina Sophie ha sognato di sposare un nobiluomo con una rendita sufficiente a garantirle il tipo di vita a cui è stata abituata: circoli esclusivi, vestiti d’alta moda, serate di gala. Ma, malgrado l’indiscutibile fascino, non è ancora riuscita a realizzare il suo proposito e, alla soglia dei ventotto anni, sa di non avere più molto tempo a disposizione. Alric, per quanto vecchio e terribilmente noioso, potrebbe rappresentare l’ultima possibilità per sistemarsi e così, una mattina, Sophie indossa il suo abito migliore e lo raggiunge, decisa ad accettare la sua proposta. C’è però una cosa che Sophie non ha previsto: il suo nome è Xavier. Un piccolo-borghese mai visto prima che irrompe nel salotto di rue d’Orsel deciso a infangare il suo buon nome. Xavier sostiene che Sophie non sia affatto la donna che vuol far credere, ma anzi, che un tempo sia stata la sua amante e ora gli nasconda suo figlio. Xavier non intende lasciarla andare prima di averlo ritrovato. Sotto lo sguardo sgomento di Alric, Sophie viene trascinata via e condotta su una nave che salpa per New York. E da quel momento inizia la sua sorprendente avventura...

RECENSIONE

Come possono l'ironia, la spiritosaggine e gli episodi irriverenti scontrarsi con il romanticismo, le emozioni e i colpi di scena in un romanzo? Bè solo un'autrice può riuscire nel suo intento, solo Cecile Bertod con le sue battute spiritose e pungenti riesce a donarci una storia emozionante e coinvolgente che ci cattura sin dalla dedica.
Siamo tra il 1800 e il 1900 a Parigi, città dei profumi e dei fiori, la città dell'amore per antonomasia. Sophie Riou è una giovane nobildonna che all'età di ventotto anni non è ancora riuscita a maritarsi. Fin da piccola sogna di sposare un uomo di alto rango che possa garantirle una vita agiata fra abiti lussuosi, feste mondane e pettegolezzi vari. La soluzione a tutti i suoi desideri arriva con il vecchio Alric, un nobile benestante, ambito da molte fanciulle, che dispone di un discreto patrimonio e che potrebbe soddisfare le sue esigenze. Così decide di incontrarlo nel salotto di rue d’Orsel per accettare la sua proposta di matrimonio ma un imprevisto piomba ad interrompere i loro progetti. Il suo nome è Xavier Lesage, un borghese di ceto medio che vuole disonorare il suo rispettabile onore, accusandola ingiustamente di essere stata sua amante e di aver nascosto il frutto della loro unione. L'uomo contro la sua volontà la rapisce e la conduce su una nave che salpa per New York, la città maestosa e luminosa del nuovo continente. Ma Xavier non conosce Sophie, non sa che lei non si arrenderà mai. Sophie è uno spirito ribelle, determinato, non è a conoscenza del motivo del suo rapimento e vuole scoprirlo a tutti i costi. Approfitterà di molte occasioni che darsela a gambe, per fuggire da quell'uomo sfrontato e insolente che non le ha dato altra scelta se non seguirlo.

Instaurano così un rapporto di odio che li porterà a diversi diverbi; entrambi sono determinati, testardi, orgogliosi, non perdono tempo a bisticciare e a rivolgersi con battute pungenti. Ma si sa che odio e amore vanno a braccetto, non può esistere uno senza che esista anche l'altro e la linea che li divide è cosi sottile da fondersi in un tutt'uno. Si odiano eppure sentono una strana attrazione che li attira come il metallo al magnete. Questa sensazione è cosi potente che entrambi tentano di respingerla ma quando arriva l'inevitabile la repulsione diventa vana. 
Cecile Bertod è una garanzia! Impossibile non lasciarsi travolgere dai suoi personaggi e dalle sue storie esilaranti ed emozionanti.
Con C'era una volta a New York Cecile ci trasporta in un'epoca passata dove il matrimonio combinato fra uomini e donne dello stesso ceto sociale era all'ordine del giorno e Xavier e Sophie sono l'eccezione alla regola. Un'eccezione che stravolge le loro prospettive, i loro piani, i loro desideri. Sophie è una fanciulla abituata allo sfarzo, al sistema del tempo che istruiva le donne alle regole, ad un matrimonio senza amore. Ma poi nella sua vita si intromette Xavier, un giovane del ceto medio che cambia ogni regola che lei si è prefissata. I piani di Sophie si infrangono tutti, uno dopo l'altro. Sophie diventa coraggiosa, riscopre la sua indole temeraria.
Ma Xavier è audace e non vuole mollarla. E' un uomo che sa essere affascinante e magnetico e al contempo duro e dolce. Il suo viaggio di lavoro si trasforma in un viaggio di piacere e divertimento. Xavier è affascinato dalla lingua impertinente di Sophie, dai suoi modi impettiti che rasentano l'ironia. Mi sono divertita nel leggere le loro battute taglienti, le continue sfide che si rivolgono e l'orgoglio che nel finale decade. 
L'autrice utilizza uno stile impeccabile, originale, fresco e incantevole. L'abilità di Cecile consiste nel cercare con l'ironia, l'umorismo e la semplicità di arrivare dove altre autrici non arriverebbero mai: al cuore e alle emozioni. Impossibile non lasciarsi incantare dalle sue storie!

Raffaella




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